Billie Eilish…

Ed eccomi qui , durante questa quarantena, a spendere qualche parola  su Billie Eilish.

La prima volta che ho sentito parlare di Billie è stato per puro caso.

Ero su Youtube. Parte la tipica pubblicità prima del video selezionato, mi ricordo di aver beccato  “You Should See Me In A Crown” dal vivo (qui trovate il video), pochi secondi e qualcosa si era instillato dentro di me.

La seconda occasione  è stato insieme al mio migliore amico.  Mi racconta di questa ragazza che scrive testi insieme al fratello, mi cita Glee e fa partire  ” When The Party’s Over”.

Appoggio la testa sulla sua spalla, chiudo gli occhi e inizio a piangere. Lacrime e lacrime e lacrime verso durante la canzone.

Ed ancora oggi la reazione è la stessa.

Passa il tempo e mi ritrovo in questa quarantena a scoprire i fratelli O’ Connel.

Ad ascoltare in loop i suoi album, a trascorrere una notte insonne dove sogno  mostri e ragni dalla quale scappare , di soffrire per una storia finita e di non aver bisogno di uno “xanny” per sentirmi meglio, tutto questo cantato con una voce angelica.

Passo inoltre i miei pomeriggi da quarantena a divorare video dei festival alla quale Billie ha partecipato  (in questo momento mi sto gustando “Life Is Beautiful“) e vogliamo spendere due parole su quanto siano fighi i suoi concerti?

Niente ballerine, coriste e grandi scenografie, solo lei, Finneas e il batterista Andrew a tenere in piedi un concerto di una buona ora e venti e non vi nascondo che la cosa mi ha stupito.

Vi lascio con un piccolo pensiero… Billie Eilish sia il ritratto della semplicità che mancava nella musica di oggi?

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