5 Seconds Of Summer live a Milano: ecco com’è andata…

Quale grande gioia tornare a respirare l’aria dei concerti fatta di gente in piedi, vicini, urlanti, sudati con pianti e risate annesse e connesse.

Questa nuova aria si è respirata qualche giorno fa, domenica 8 maggio al Carroponte (Sesto San Giovanni, Milano) in occasione della seconda data italiana dei 5 Seconds of Summer.

I quattro australiani dopo aver rinviato il tour causa pandemia per ben due volte, qualche giorno fa hanno messo piede sul suolo italico per portare “Calm” dal vivo. O meglio “Calm” plus new songs.

Sì, perché nel frattempo il tour ha cambiato nome “Take My Hand World Tour”, come il titolo di uno dei singoli che preannuncia l’uscita di ” 5SOS5″ quest’anno.

Arriviamo al Carroponte alle sei di un caldo (ma non troppo) pomeriggio e subito alla mia dolce metà salta all’occhio il lungo serpentone di fan in fila. “Ed io che pensavo che ci fosse poca gente!”. In realtà la “poca gente” saranno otto mila persone secondo Calum Hood.

Passate le prime due ore in fila, alle otto arriva il nostro turno e finalmente riusciamo ad entrare. Peccato aver trascorso tutto il tempo in fila ed esserci persi la band d’apertura. Hinds, quattro ragazze spagnole, della quale non sono riuscita a sentire nessuna delle loro canzoni. Peccato.

Ecco, mi rivolgo all’organizzazione del Carroponte, magari al prossimo concerto un po’ più veloci. Va bene che dovete smistare le file e molte persone avevano comprato i biglietti in precedenza e ad ogni settore nella precedente location ne corrispondeva uno diverso, però tutta questa lentezza non l’ho mai vista. Scandaloso.

Anyway, alle nove meno un quarto riusciamo ad ottenere il nostro piccolo spazio vitale nella seconda parte del prato e passate le nove la musica si abbassa, ed un piccolo fascio di luce dà il benvenuto al “Take My Hand World Tour” al pubblico milanese con “No Shame” canzone dal gusto anni ’90.

I primi quattro pezzi in scaletta sono un tuffo in “Calm” e “Youngblood”, il passato recente della band, ma, solo con “Disconnected” si fa un balzo indietro ad uno dei primi EP, che la miriade di ragazzine sanno a memoria, io un po’ meno.

“Take My Hand”, la prima canzone della nuova era dei 5SOS viene fatto sentire dal vivo al pubblico. Insieme a “Complete Mess” le mie preferite dal vivo.

Il concerto si snoda tra il passato, il presente e il futuro di Luke, Michael, Calum e Ashton fatto di riff di chitarra e una drum session “Supernova” poco prima di “Red Desert”, stupenda. Ashton Irwin è un batterista eccezionale.

Il gruppo australiano che in dieci anni di attività ha macinato diversi palchi in giro per il mondo e sanno bene come tenerne uno. In particolare con il pubblico italiano.

La tipica frase “siete il pubblico migliore” l’avranno ripetuta chissà quante volte in giro per il mondo, però questa volta, con i fan italiani che scandiscono parola per parola delle loro canzoni, che si innamorano delle espressioni dei ragazzi, che si emozionano di ogni singolo riff di chitarra o vocalizzo di Luke io credo davvero che siamo il pubblico migliore. È una gioia vedere tutta felicità sul volto dei ragazzi e delle ragazze presenti al concerto.

Com’è stata una gioia vedere questa band dal vivo ed essere tornata ad un concerto fatto di sudore, risate e urli.

Thanks guys!

Fans i 5SOS ritorneranno il 23 settembre con “5SOS5”. L’album è già in pre ordine da qualche giorno sulle principali piattaforme musicali.

Le 14 tracce in versione standard e 19 in deluxe sono:

  1. Complete Mess;
  2. Easy For You To Say;
  3. Bad Omens;
  4. Me, Myself & I,
  5. Take My Hand;
  6. Carousel;
  7. Older;
  8. Haze;
  9. You Don’t Go To Parties;
  10. Blender;
  11. Caramel;
  12. Best Friends;
  13. Bleach;
  14. Red Line;

Deluxe.

  1. Moodswings;
  2. Flatline;
  3. Emotions;
  4. Bloodhound;
  5. Tears!

Halsey “If I Can’t Have Love, I Want Power” le mie quattro righe.

C’è una prima volta per tutto e questa con Halsey è la mia prima volta.

Ho seguito la cantante americana solo in radio tramite i singoli pubblicati, i videoclip visti passare in tv e nulla più. Finché qualche giorno fa esce “If I Can’t Have Love, I Want Power” e già dal titolo vengo attirata.

Okay, forse avevo ascoltato tempo fa “Badlands”, ma, anni dopo le cose cambiano e Halsey in questo album dimostra quanto è cambiata.

In “If I Can’t Have Love, I Want Power”, uscito il 27 agosto, Halsey racconta questo ultimo anno e il suo più grande cambiamento una gravidanza e l’arrivo del primo figlio quest’estate.

Nel condurla in questo nuovo lavoro, Ashley chiede una mano a Trent Reznor e Atticus Ross, due persone che non hanno bisogno di presentazioni.

Ciò che viene fuori da questa sinergia sono tredici brani che non sono pop, quindi non vi aspettate un disco frizzantino e colorato, perchè “If I Can’t Love, I Want Power” non è così, anzi.

E’ un disco dalle tinte cupe e drammatiche, come oramai Halsey ha abituato i fan, ma, c’è qualcosa in più c’è il punk in “Easier Than Lying”, il piano nella bellissima traccia d’apertura “The Tradition” e la seguente “Bells In Santa Fe” , c’è un richiamo agli anni ’90 in “Lilith” e nella bellissima “I’m Not A Woman, I Am God”, le ballad acustiche come “Darling”, “1121” e “Ya’ aburnee” , la batteria di Dave Grohl in “Honey”.

Oltre alla parte musicale curata nei minimi dettagli, nelle lyrics, nei testi, in alcuni c’è una nota di amore verso il bambino, il compagno e mi piace pensare anche verso sè stessa in “I’m Not A Woman, I’m A God”.

Le mie preferite? Per ora “The Tradition”, “I’m Not A Woman, I’m A God”, “Lilith” e “Darling”.

Luke Hemmings “When We Facing The Things We Turn Away From” le mie quattro righe.

Parto subito scrivendo che queste umili quattro righe saranno leggermente piene di “momenti fangirl”, non sono sicura, lo scoprirete solo leggendo.

Quindi… non è la prima volta che un componente di una band dei 5 Seconds Of Summer ” cammina da solo”, almeno a me piace pensarla così, mi piace pensare che dopo 10 anni ( la cifra tonda si raggiungerà a dicembre di quest’anno) qualcuno abbia voglia di raccontare la propria storia da solo e circondarsi di persone nuove per portare fuori ciò che sente dentro.

Per Ashton Irwin è stato così con “Superbloom” pubblicato ad ottobre del 2020 e realizzato insieme a Matthew Pauling, per Luke Hemmings è “When We Facing The Things We Turn Away From” uscito il 13 agosto scritto con Sammy Witte e John Hill.

Come Ashton anche lui si è trovato ad affrontare il lockdown di marzo 2020 tra le mura di casa e quasi per caso sono nate le canzoni che sto ascoltando quasi in loop da venerdì scorso.

“When We Facing The Things We Turn Away From” si apre con “Starting Line”, un brano che è una sorta di riflessione, guardare indietro i dieci della vita appena passata e in un batter di ciglia ritrovarsi qui . Chiedersi se la persona che ha vissuto tutti quei ricordi è la stessa di oggi, oppure non è più la stessa.

Summer vibes per “Saigon”, seconda traccia nata dopo un viaggio in Vietnam insieme a Sierra e alle rispettive mamme qualche anno fa.

Durante il lockdown Luke si è trovato a ripensare a quel viaggio e da queste memories è nata “Saigon”, una canzone dove si rivedono le cose belle quando ormai sono già passate.

“Motion” terza traccia che sa di anni ’70 con un leggero mix di suoni psichedelici.

Secondo quello detto da Luke nelle varie interviste, ha scritto questa canzone in un momento in cui era seriemente preoccupato per la sua salute mentale e stava per rivolgersi ad uno specialista. Il momento di paura viene ben enfatizzato dal sound.

Piccola postilla: salute mentale non vuol dire pazzo.

Prima ballad, primo lento dell’album “Place In Me”. Questa che è nata come una demo è rimasta una demo anche nella versione finale dell’album, quella che abbiamo sentito tutti quando è uscita due settimane fa.

Questa canzone è nata come un messaggio nella segreteria telefonica. Bravo Luke questo messaggio in segreteria ha fatto strage di lacrime, me compresa.

Avanti chi non vorrebbe sentirsi dire “tu avrai sempre un posto dentro di me”? Siamo onesti.

“Baby Blue” una canzone ispirata alle canzoni di George Harrison e in questo brano la versione giovane di Luke vuole scappare via dalla sua camera da letto e rifugiarsi in quel posto nella tua testa, “Wonderland” dove vuole stare per sempre.

Per poi alla fine accorgersi da adulto che questo riflesso, questa voglia di scappare via è un vizio e ci sono altri mondi per fuggire via dalla realtà.

Ed io che pensavo che “Baby Blue” fosse una ragazza… .

Siamo a metà percorso con “Repeat”.

Sembra cadere a fagiolo questo brano dove Luke chiede ” se la vita è un gioco fatto di metri, quanti chilometri dobbiamo percorrere?”, in inglese rende meglio ” if life’s a game of inches, how’d you get miles away?” .

Canzone con una forte impronta di Neil Young a livello musicale e personalmente mi ha colpito tantissimo questa canzone per il testo. Maturo.

“Mum” , ovvero una lettera d’amore alla propria mamma Liz, che pensate accompagnava i ragazzi durante i tour quand’erano ancora dei ragazzini (santa donna).

In ” Mum” Luke riflette sul rapporto con la madre e sembra quasi scusarmi per essere stato distaccato in questi anni.

Stupenda la parte finale del pezzo dove si incrociano batteria, synth e riff di chitarra.

“Slip Away” brano che devo ancora scavare più a fondo, vederlo sotto un’ altra angolazione, però per ora posso solo dire che mi ricorda tantissimo i brani di Lewis Capaldi.

Mi vedo proprio un duetto tra loro due al pianoforte e cantare questa canzone.

“Diamonds” sta cavalcando la mia personale “top 5+1” dei singoli preferiti di questo album.

Luke non si immaginava di arrivare al suo 25esimo anno di vita? Grazie al cielo ci sei arrivato e grazie per “Diamonds”.

” A Beautiful Dream” ultima traccia scritta per l’album, la decima nella tracklist.

Se la prima parte dell’album era più movimentata, più speedy, la seconda è lenta, calma, pacata, come Luke volesse mettere a fuoco due parti di sè all’ascoltatore.

Con ” A Beautiful Dream” si entra in quella sorta di atmosfera “sognante”. Luke la chiama “Zenosyne”come se il tempo andasse più veloce quando sei adulto e tu volessi fissare tutti i ricordi che hai nella mente.

“Bloodline”, altra canzone di breve duranta, ma, di forte impatto.

“Bloodline” ha richiesto una fase di scrittura più lunga, perchè in questa canzone Luke parla apertamente di dipendenze. Sono dipendente da questa cosa perchè è genetico? Perchè altre persone hanno agito così prima di me ed io mi sto comportando nello stesso modo? Oppure sto facendo tutto io da solo? Posso cambiare? Posso essere una persona nuova?

“Comedown” chiude “When We Facing The Things We Turn Away From” , chiude un disco dove Luke alla fine dice ” sono pronto a tutti i momenti belli e brutti che la vita mi mette davanti”

Altra canzone della quale mi sono innamorata al primo ascolto. Lenta all’inizio, come se volesse riprendere le fila musicali delle canzoni precedenti, ma, allo stesso tempo salutare l’ascoltare con una outro che proviene dalla prima parte dell’album.

Momenti fan girl a parte, quanto è maturato questo ragazzo? Non mi sarei mai aspettata un disco così maturo, ben strutturato, ben calibrato, ben studiato, si sente che il ragazzo e tutto il team vicino a lui si sono presi il tempo di realizzare questo disco.

Good job Luke!

Ed Sheeran ritorna con “Visiting Hours” e “=”.

Attenzione! Attenzione!

Penso che dopo la live di un’ora fa i fan di Ed Sheeran siano andati in visibilio per tutte le informazioni arrivate nel giro di 15 minuti dove il ginger boy ha suonato pure due canzoni dal vivo.

Andiamo con ordine.

Il 29 ottobre, la scrittura e registrazione è iniziata a giugno 2017, uscirà in digitale, vinile, musicasetta e cd “=” (Equals) il quarto album di Ed Sheeran.

Copertina creata ancora una volta dallo stesso Ed, così com’era successo per “Divide” , durante il lockdown e raffigurante delle farfalle su sfondo rosso.

(Lo sfondo mi ricorda molto i quadri di Jason Pollock, che Ed sia un fan dell’artista americano? Oppure semplice ispirazione? )

Lasciando da parte i momenti artistici, “=” (Equals) è composto da 14 canzoni e lungo questi 14 brani il nostro ginger boy parlerà di tutto ciò che gli è capitato nel corso di questi quattro lunghi anni, amore, perdite, la nuova vità da papà, il dolore, insomma una sorta di “diario” in formato musicale o almeno a me piace pensarla così.

La tracklist è questa:

  1. Tides;
  2. Shivers;
  3. First Times;
  4. Bad Habits;
  5. Overpass Graffiti;
  6. The Joker and The Queen;
  7. Leave your Life;
  8. Collide;
  9. 2 Step;
  10. Stop The Rain;
  11. Love In Slow Motion;
  12. Visiting Hours;
  13. Sandman;
  14. Be Right Now.

L’album è disponibile al pre – order e al pre – save sui principali servizi musicali fin da oggi.

Oltre a questo grande annuncio, oggi è uscita una nuova canzone “Visiting Hours” che Ed specifica che non sarà il nuovo singolo (potete riguardare la live su IG) estratto da “=” che sarà invece “Shivers” in uscita il 10 settembre.

Camila Cabello torna con “Don’t Go Yet”.

E’ arrivata nella radio italiane venerdì 30 luglio, il nuovo singolo di Camila Cabello “Don’t Go Yet”; mentre il coloratissimo video musicale è approdato su Youtube il 23 luglio.

Aiutata dal lockdown che le ha lasciato lo spazio e il tempo per scrivere nuove canzoni, Camila torna alle origini, alle sue radici cubane e con “Don’t Go Yet” e “Familia” il suo nuovo terzo album che uscirà quest’anno (dobbiamo pazientare ancora per scoprirne la data e le canzoni).

Ma non è tutto, è uscito ieri il trailer di “Cinderella” (Cenerentola), un nuovo adattamento cinematografico del famoso cartone animato Disney con protagonista Camila Cabello, Billy Porter nel ruolo della fata Madrina (Fab G), Idina Menzel nei pani della matrigna e Nicholas Galitzine nel principe azzurro, il cast di attori è diretto da Kay Cannon (Girlboss)

“Cinderella” arriverà su Amazon Prime Video il 3 settembre.

Luke Hemmings: Starting Line il primo singolo da solista

E’ uscita ieri alle sei del mattino ora italiana il primo singolo da solista di Luke Hemmings dei 5 Seconds Of Summer “Starting Line“.

Attenzione: così come ha fatto Ashton, Luke porterà avanti entrambe le carriere, tranquill* Luke non lascerà la band.

Così come è successo al batterista della band australiana che durante il 2020 ha pubblicato “Superbloom”, anche Luke pubblicherà il 13 agosto il suo primo album “When Facing The Things We Turn Away From“, 12 tracce scritte durante questo 2021.

  1. Starting Line;
  2. Saigon;
  3. Motion;
  4. Place In Me;
  5. Baby Blue;
  6. Repeat;
  7. Mum;
  8. Slip Away;
  9. Diamonds;
  10. A Beautiful Dream;
  11. Bloodline;
  12. Comedown.

L’album è già disponibile al pre – ordine collegandosi al sito ufficiale dell’artista, dove troverete “When Facing The Things We Turn Away From” in formato cd, vinile e il merch ufficiale di Luke da sfoggiare quando i ragazzi torneranno in Italia nel 2022 ( 7 a Milano e 8 Padova).

Vi ricordo che i biglietti per le due date italiane dei 5 Seconds Of Summer sono disponibili su ticketone.it e ticketmaster.it.

Ed ora fan dei 5sos quanto hype avete per il primo album di Luke?

Genius: Aretha Franklin.

E’ arrivata su Disney + all’inizio del mese di giugno, il 4 più precisamente, la terza stagione di “Genius” dedicata all’incredibile Aretha Franklin.

Dopo le prime due stagioni dedicate ad Albert Einstein e a Pablo Picasso, la serie prodotta da National Geographic torna a raccontare la storia di un genio, in questo 2021 della grande Queen of Soul.

A vestire i panni di Aretha Franklin c’è Cynthia Erivo ( 7 Sconosciuti a El Royale) e la piccola Shaian Jordan è la piccola Re, Aretha da piccola.

Le otto puntate raccontano la vita privata di Aretha, le due gravidanze in giovane età, le registrazioni in studio, la nascita dei dischi “Amazing Grace” e “Young, Gifted and Black” , il rapporto con il padre e con la madre, la relazione con Ted il suo primo marito, il suo impegno come attivista nella lotta dei diritti civili negli anni ’60 ed altri fatti importanti nella sua carriera.

Per ora su Disney + trovate le prime sei puntate che vi consiglio di gustare in lingua originale.

“Genius: Aretha” non sarà l’unica occasione per rendere omaggio alla cantante americana, il 7 ottobre (situazione Covid permettendo) uscirà nei cimena italiani “Respect” film biografico su Aretha Franklin, dove Jennifer Hudson porta in vita la regina del soul.

Qui sotto trovate il trailer.

Se volete saperne di più su “Genius: Aretha” cliccate qui.

Il pezzo del buongiorno…

Buongiorno con “Solar Power” di Lorde.

Dopo aver pubblicato la copertina del nuovo singolo, stanotte è uscito “Solar Power” il nuovo bellissimo brano di Lorde.

Canzone scritta insieme a Jack Antonoff, produttore di “Melodrama”, “Solar Power” è un brano dalle atmosfere “summer and chill out” con un rimando agli anni ’90.

In attesa di ascoltare il nuovo album che uscirà quest’anno, io torno ad ascoltare i primi due album di Lorde “Pure Heroine” e “Melodrama”.

Welcome back Lorde!

Tornano i Muse in Italia…

Riconfermati i Green Day il 16 giugno al Firenze Rocks 2022, oggi è stato tempo di un nuovo annuncio di un gruppo headline nella seconda giornata del festival toscano.

Il 17 giugno 2022 sarà la volta dei Muse che torneranno in Italia dopo tre anni dai gloriosi concerti di Milano e Roma nel 2019.

La prevendita generale dei biglietti inizierà venerdì 11 giugno alle ore 11:00.

Mentre chi ha nel proprio smartphone l’app Intesa Sanpaolo Reward, la prevendita in collaborazione con Ticketmaster partirà da mercoledì 9 giugno alle ore 10:00.

Per saperne di più visitate il sito firenzerocks.it .

Vi lascio con una piccola news: quest’anno per celebrare i 20 anni del loro secondo album , il 18 giugno in formato digitale e il 9 luglio in vinile , la band inglese pubblicherà un’edizione speciale “Origin Of Symmetry” chiamata ” Origin Of Symmetry: XX Anniversary RemiXX” , tutte le 11 canzoni + “Futurism” (bonus track dell’edizione giapponese) con dei nuovi arranggiamenti e dei nuovi suoni curati dai Muse e dal produttore Rich Costey che aveva lavorato con il trio vent’anni fa.

Qui sotto potete ascoltare la versione XX di “Citizen Erased” e “Megalomania”

Buon mese del pride!

Con il primo giugno è partito il mese del pride. Orgoglio, in inglese.

Ed è la prima volta che ne parlo in questo blog, orientato sulla musica, ma, da qualche tempo nel mio piccolo cerco di sostenere come posso la comunità LGBTQIAP+.

(Spero di aver scritto bene la sigla, se ho sbagliatto, correggetemi)

Un piccolo video dove vengono illustrate quasi tutte le sigle.

Mentre in questo articolo potete leggere perché giugno è il mese del pride.

Oltre alla storia di questo movimento che rivendica i suoi diritti dal 1969, la cosa più importante di questo mese è l’amore e non aver paura di mostrare il proprio amore.

Mi chiedo perchè nel 2021 una coppia gay/lesbo deve aver paura di essere picchiata da qualcuno.

Perchè? Perché tutta questa violenza verso una persona che ama un’altra persona? Questa cosa mi fa tanta rabbia.

Dovremmo ricordarci sempre che l’amore è libero e così dev’essere.

Love is Love.

Buon mese del pride a tutt*!

Se siete della provincia di Varese o città, qui trovate il programma della settimana “Varese Pride Week” .