Bob Dylan: il primo concerto romano raccontato dai giornali…

Ieri sera, alle nove in punto, è andata in scena la prima delle tre date romane del tour di Bob Dylan ” Never Ending Tour”.

Vi siete persi la prima serata? Niente paura, i giornali, in particolare un giornale e una webzine raccontano com’è andata la serata.

” Erano dodici anni che Dylan non si esibiva all’Auditorium capitolino. L’ultima volta, nel 2006: aveva suonato nella Cavea, nell’ambito del festival estivo Luglio Suona Bene”.

“Nel corso di questi tre anni sono successe parecchie cose, (…). Sotto il profilo discografico ha consegnato al mercato tre nuovi album: “Fallen angels” del 2016, “Triplicate” e “Trouble no more” del 2017, il tredicesimo volume delle “Bootleg series”, che ha dato anche il titolo al documentario dedicato al periodo “cristiano””.

“I nuovi concerti sembrano raccontarci molto di quello che è il Dylan di oggi: pacato, maturo, riflessivo. Un uomo che spesso si guarda indietro, forse con un po’ di nostalgia, e si ricorda degli esordi come folksinger “.

La prima recensione, quella curata da Rockol, potete leggerla qui.

“Chi è Bob Dylan? Forse in tanti stasera sono qui per cercare una risposta a questa domanda”.

“I suoi musicisti non gli toglieranno mai gli occhi di dosso: Dylan non fa prove. Inizia a suonare e gli altri devono seguirlo. È così da sempre. Ai tempi della registrazione di Nashville Skyline i nuovi musicisti utilizzati per l’occasione erano sconvolti da questo suo metodo, oggi lo sanno tutti che con lui è così. Prendere o lasciare. Del resto lui è Bob Dylan”.

” Ecco il pezzo per cui vale la pena essere qui: “’I’m walking/ Through streets that are dead/ Walking/ Walking with you in my head/ My feet are so tired/ My brain is so wired/ And the clouds are weeping”. È una lunga, pulsante versione di Love Sick,( …). L’incedere è lento, drammatico e pulsante come un amore che muore, la sua voce, quella di un cane malato che scava nella sofferenza: “I see/ I see lovers in the meadow/ I see/ I see silhouettes in the window/ I watch them ‘til they’re gone/ And they leave me hangin’ on/ To a shadow””.

” I più appassionati abbandonano le sedie e corrono sotto al palco. (…) Gli occhi sono fessure, l’espressione del viso non si apre mai a un sorriso ma le gambe sono mobili, continuano ad agitarsi tenendo il tempo”.

Per leggere il racconto completo cliccate a questo link.

Il tour di Bob Dylan continuerà con altre due date romane (stasera e domani), il 7 aprile a Firenze (Nelson Mandela Forum), 8 aprile a Mantova (Palabam), 9 aprile a Milano (Teatro degli Arcimboldi), il 25 aprile a Genova (RDS Stadium), il giorno dopo a Jesolo (Pala Arrex) e l’ultima data sara all’Arena di Verona.

I biglietti per le date di Firenze, Genova, Jesolo e Verona sono in vendita su ticketone.it e nei negozi autorizzati.

 

 

 

 

Harry Styles: ecco com’è andato il concerto raccontato dalla stampa…

Visti alcuni video del concerto di ieri sera di Harry Styles al forum di Assago, mi sono detta “Perché non ho preso anch’io il biglietto!”, perché nel leggere alcune recensioni, ho notato che Harry ha portato sul palco un fantastico show.

Curiosi di sapere come sia andato il concerto? Leggete qui:

L’anno scorso Styles ha pubblicato il suo primo disco solista (…), lui ha decisamente saltato la staccionata convincendo praticamente tutti con un lavoro dalle sonorità rock anni ’70 che richiama i grandi del genere dagli Stones a David Bowie.

Niente coriandolate o fuochi d’artificio; Styles propone uno show fondamentalmente semplice, incentrato sulla musica e sulla sua tranquilla empatia“.

Un’ora e mezza di buon pop rock: si vede che dietro le spalle di questo artista c’è del mestiere“.

La prima recensione potete leggerla sul sito heyjude.it.

Il Forum è infatti pienissimo: a riempirlo ci sono, per lo più, famiglie e adolescenti, con il foglio giallo della fan action già tra le mani strette e cartelloni che mostrano spassionate dichiarazioni d’amore e di fedeltà imperitura“.

Sorride scanzonato, spesso si prende bonariamente gioco dei suoi fan… “.

Il cantautore mostra a tutti la matrice del proprio lavoro e il grande impatto di canzoni semplici, ma splendidamente confezionate“.

Il secondo racconto potete leggerlo su onstageweb.com .

Domani sera Harry porterà il suo “Live On Tour” a Bologna. Biglietti ancora in vendita su ticketone.it e nei negozi autorizzati.

Caparezza live al Forum: ecco com’è andato il concerto..

“Ti farà stare bene”… Già, molto molto bene, aggiungerei.

Decido di andare al concerto di Caparezza del 6 dicembre “vergine”  dall’ascolto di “Prisoner 709“, ma, con le canzoni dei precedenti album stampante bene in testa.

Il forum è pienissimo di gente, di fan, di bambini e di giovani ragazzi che aspettano con tanta pazienza l’arrivo di Caparezza sul palco.

Alle nove passate il palco, anzi la prigione prende vita e Michele fa il suo ingresso dentro ad un pallone gonfiabile dove canta la prima traccia “Prosopagosia”, canzone che apre “Prisoner 709”.

La prima parte del concerto si concentra sulle canzoni del disco pubblicato alla fine del 2017. Da “Confusianesimo”, cantanta all’interno di una lavatrice, a “Una Chiave” dove Capa si fa trasportare da una chiave gigante, palloni colorati e coriandoli per “Ti Fa Stare Bene” ed  un fischio assordante per anticipare “Larsen”, pezzo che descrive l’acufene, patologia della quale è affetto Michele da molto tempo.

La prima parte si conclude con “Autoipnotica” e Capa lascia spazio alle coriste che intonano “Prosopagno Sia!”.

Vedendo delle grandi labbra illuminate dentro la mia testa si accende una lampadina “Ma mica suoneranno “Fuori dal Tunnel”?”, tutto questo monologo su quanto sia importante liberarsi e bla bla bla, mi fa pensare solo a quella canzone e infatti non faccio in tempo a realizzare la cosa che eccola lì, spuntare fuori dal cilindro… Sono fuori dal tunnel del divertimento!

Da qui in poi il concerto assume una piega diversa, si torna indietro alle canzoni vecchie, a quelle canzoni da cantare a squarciagola, a quelle canzoni che ti fanno saltare fino a non sentire più le gambe.

Si balla con “Legalize The Premier”, si alzano le mani verso il cielo per “Goodbye Malinconia” (Mr. Hadley dove sei?), un grande libro e la scritta “China Town” ci “rilassiamo”, ma, il relax finisce quando Capa ci domanda “E tu dove vai a ballare?”… Ci si scatena un’altra volta con la tripletta “Vieni A Ballare In Puglia”, “Mica Van Gogh” e i bis “Avrai Ragione Tu”.

Capa si traveste da astronauta in “Vengo Dalla Luna” e per finire racconta un piccolo desiderio “riempire il forum di Assago il 6 dicembre, giorno di San Nicola”, così è andata. Ringrazia ancora una volta e conclude il concerto con “Abiura di Me”.

Esco fuori dal forum con la consapevolezza di aver realizzato uno dei miei desideri e così è andata, ma… oggi manca esattamente un mese al concerto di Busto Arsizio.  A presto Michele!

 

 

 

Il pezzo del buongiorno…

Buongiorno con “Cover Me” dei Depeche Mode.

Sono stati tre concerti meravigliosi quelli tenuti dalla band di Basildon a Torino il 9 e 11 dicembre e il 13 dicembre a Bologna.

Per chi non ha potuto partecipare come la sottoscritta, potete leggere la recensione di “Futura News” che ha raccontato il concerto torinese dell’11 dicembre e sognare di esserci stati.

” Un concerto dei Depeche Mode è un rito contemporaneo, una funzione musicale che (…) ha riunito gli accoliti della band di Basildon in un caldo abbraccio elettronico”.

” I fedeli del culto dei Depeche Mode si uniscono a chi per la prima volta passa da queste parti e nota la porta della chiesa aperta, da cui esce un martellante fascio di luce blu e viola” .

Scuote l’animo la capacità dei tre di rinnovare la sacralità delle loro esibizioni a ogni tour“.

Il racconto del “sacro concerto” potete leggerlo qui, mentre sul sito di ONSTAGE Magazine potete trovare le foto del concerto di Bologna.

I prossimi concerti dei Depeche Mode saranno tra meno di un mese, il 27 e 29 gennaio al Forum di Assago.

 

 

 

 

 

Bastille live al Forum: ecco com’è andata…

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Mentre una buona fetta di italiani era intenta davanti alla televisione a guardare la prima serata del festival di Sanremo, le luci del Mediolanum forum d’Assago si sono accese per ospitare l’unica data italiana del “Wild Wild World Tour” dei Bastille. Ecco com’è andata.

Il forum non è completamente sold – out, il terzo anello è chiuso e la gente nel parterre arriva solo fino alla zona mixer, ma, questo non rattrista la band che vengono accolti da un fortissimo boato appena il gruppo sale sul palco sulle note di  “Send Them Off!“.

Mani in aria e voce fuori per  “Laura Palmer“, uno dei grandi singoli estratti da “Bad Blood” …”This is your heart, can you feel it, can you feel it?”

Si continua ad andare alla scoperta del secondo lavoro uscito nel 2016 con “Warmth“, “Snakes“, finché Dan Smith scende dal palco e balla con il pubblico milanese “Flaws“.

Dan ritorna sul palco, le luci diminuiscono di intensità, cala il silenzio che regna per  “Oblivion” , ma, poi si ritorna a ballare con “Lethargy“.

Si canta a squarciagola “Things We Lost In The Fire” e poi ci si lascia incantare da “The Draw” canzone contenuta in “All This Bad Blood“.

Si ritorna nel mondo di “Wild World” con “The Currents“, “The Anchor” ed improvvisamente le luci si fanno rosse per “Bad Blood” ed il pubblico la canta come se non ci fosse un domani.

Four Walls” rilassa il pubblico per poi ripartire a ballare con “Blame” e a saltare ( e tutti nessuno escluso) con “Of The Night” con Dan su una pedana davanti alla zona mixer.

Il cantante inglese, con una super voce,  torna sul palco e via con il trittico “Fake It“, “Weight Of Living Pat II” e  “Glory“.

Smith ringrazia ancora una volta il pubblico italiano e poi domanda se qualcuno vuole ascoltare una canzone in cui si parla di dolore. Eh? Dolore? Sento qualcuno urlare “E’ Good Grief! E’ Good Grief!” ed eccola lì, si ricomincia a battere le mani a tempo di “Good Grief“.

Piccola pausa, ma, Milano ne vuole ancora, il gruppo ritorna sul palco e Dan compare in piedi con in mano il microfono al secondo anello, molto vicino al pubblico e canta meravigliosamente bene ” Two Evils“. Me ra vi glio sa!

Finita la canzone, lo seguo correre, sparire ( e vi giuro che lì è partito il domandone “chissà dove comparirà”) e ricomparire sul palco per “Icarus” e poi con il gran, grandissimo finale che chiude il bellissimo concerto con “Pompeii” e con il pubblico che ancora una volta si fa sentire.

Vi siete persi i Bastille a Milano? Tranquilli, l’estate arriva in vostro aiuto. Segnate queste date:

2 luglio, Bastille live all’Arena della Regina, Cattolica.

4 luglio, Bastille live al GruVillage, Grugliasco, Torino.

I biglietti sono in vendita su ticketone.it e nei negozi autorizzati dal bollone “Ticketone”.

Il pezzo del buongiorno…

 

Buongiorno con “Only Girl (In The World)” di Rihanna.

Si è aperto ieri il mini tour italiano della cantante delle Barbados con la tappa torinese del suo “Anti –  World Tour“.

Quasi dieci mila fan hanno preso d’assalto il Pala Alpitour per ballare e cantare per due ore insieme a RiRi, ecco com’è andata:

Un mistero dentro un enigma“.

Il tema è quello (…) della difficoltà di farsi accettare come donna in un mondo popolato da uomini bugiardi e prevaricatori. Una pagina bianca su cui scrivere le storie pop di un album spigoloso e anomalo rispetto a quelli del passato come “Anti” a cominciare da “Needed me” o “Desperado”.

Ma a San Siro sarà un’altra storia. E pure lei, presumibilmente, ci metterà un’altra anima.

La recensione completa la trovate qui.

Domani Rihanna si spoterà da Torino a Milano, allo stadio San Siro e sono disponibili i biglietti per il primo anello numerato visione litimitata del palco al costo di 60,95 Euro.

 

Buon concerto!

 

Il pezzo del buongiorno…

 

Buongiorno con “Send My Love (To Your New Lover)” di Adele.

Il pubblico italiano ha atteso questo momento per tanto tempo e finalmente è arrivato. Sono stati due concerti meravigliosi, pioggia a parte,  quelli che si sono tenuti all’Arena di Verona il 28 e 29 maggio scorso, sto parlando della stupenda Adele.

Io non c’ero, ma, quelli di ONSTAGE Magazine sì, ecco com’è andata:

“Sai che ti farà commuovere, che piangerai.”

È come avere davanti due persone ben distinte che convivono nello stesso corpo. Una è impeccabile, non sbaglia una nota, ha gli occhi lucidi mentre canta davanti a tutti i suoi amori sbagliati e i suoi cuori spezzati; l’altra, invece, è goffa, dice “fuck” almeno due volte in ogni frase, ride sguaiatamente e balla alzandosi la gonna. Una sorta di Dr Jeckyll e Mr Hyde ricoperto di brillantini.

Adele è una persona che tiene molto al rapporto con il pubblico, guarda le persone negli occhi, le indica, le incita.

Adele non ha bisogno di una scenografia, basta lei a riempire il palco (…) Una tazza di the (… ) è l’unico orpello che si concede.

Adele è una grandissima performer che tira fuori la sua voce potente con una facilità disarmante. Senza sforzo, senza difficoltà, come cantasse la ninna nanna a suo figlio (…).

 

La recensione completa la potete leggere qui.

Adele ripasserai in Italia? Noi ti aspettiamo!

 

 

Subsonica live al Fabrique: ecco com’è andato il concerto…

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Capita certe volte di mettersi a fare dei conti e di usare come unità di misura un evento che abbia segnato la propria vita. Uno dei tanti eventi che ha segnato la mia vita, è stato ascoltare tanto tempo fa “Tutti I Miei Sbagli“, anzi, aver visto il video su MTV quel Natale del 2000.

Non smetterò mai di ringraziare il canale che trasmetteva musica 24h su 24h per aver passato i Subsonica, come non smetterò mai il gruppo di Torino di essere entrato nella mia vita.

Momento lacrima a parte, il 24 febbraio è stata la serata sul “viale dei ricordi” per i Subsonica e per i tre mila che hanno preso d’assalto il Fabrique di Milano per la seconda data in programma del loro “Una Nave Nei Club Tour“.

La transenna è d’obbligo ed ancora una volta si è davanti alle tastiere con il mollone di Boosta, pronte ad accendersi allo spegnersi delle luci.

Si inizia con una voce di donna che  scandisce gli avvenimenti più importati successi nel 1997, mentre i numeri 1-9-9-7 compaiono su quattro pannelli a led.

La prima canzone che apre la scaletta è “Come Se“, canzone che apre anche il primo album della band “SubsOnicA”, uscito vent’anni fa.

La tripletta prosegue con “Istantanee” e viene chiusa da “Cose Che Non Ho“, il pubblico si è scaldato abbastanza per passare al 1999, anno di “Microchip Emozionale”.

E se poche persone conoscevano le tre canzoni precedenti, le successive vengono cantante da tutti, si rinizia con ” Sonde” (che tanto la sottoscritta aspettava di cantare), “Aurora Sogna” e “Colpo di Pistola“.

Samuel da il benvenuto a tutti e, spiega la nascita del terzo disco “Amorematico”, pubblicato nel 2003.

Il tempo di riprendere fiato e si ricomincia con la formula “tre canzoni per ogni album”. Si apre con “Albascura“, gustata e ballata dall’inizio alla fine da tutto il pubblico, “Dentro I Miei Vuoti“, canzone che la vostra Ladra non sentiva dal lontano 2011, per finire con “Gente Tranquilla“, canzone dal testo fortissimo ed ancora attuale di questi tempi.

Si arriva a metà serata con “Terrestre”, arrivato nel 2005 tra le mani dei fan. “Incantevole” viene sussurrata dai tre mila del Fabrique, mentre “Corpo A Corpo” e “Abitudine” concludono la prima parte del concerto.

Si riprende con il 2007, l’anno de “L’Eclissi” e dei pezzi come “Ali Scure“, suonata completamente al buio, la dance di “Il Centro Della Fiamma” e la potenza di “Veleno“.

2011. I Subsonica ritornano dopo quattro anni di silenzio con “Eden” e decidono di portare tre canzoni da quel disco per il pubblico milanese. Si incomincia con la scatenata”Il Diluvio“, “Benzina Ogoshi“, la cover degli CCCP “Io Sto Bene” e per finire con la malinconica “Istrice“, dedicata alla città di Torino.

Si arriva all’album più recente nella storia del gruppo piemontese “Una Nave In Una Foresta”, con il trittico “I Cerchi Degli Alberi“, la funky “Specchio” e la chiusura spetta al primo singolo estratto dal settimo disco “Lazzaro“.

Il pubblico non si accontenta delle 21 canzoni estrapolate e buttate in pasto a Milano, ma, ne vuole ancora e come giusto che sia, si chiude con quella canzone, LA canzone che hanno portato a Sanremo 2000, avete indovinato? Esatto, quella “Tutti I Miei Sbagli“.

La band lascia il palco tra i sorrisi, le urla e i “grazie” urlati, la voglia di un nuovo concerto arriva subito, ma…. Preparatevi perché non è ancora l’ora di lasciare il “viale dei ricordi”, il 27 maggio si festeggia il ventennale a Milano!

Snoop Dogg: ecco com’è andato il concerto.

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Aiutami a capire perché Snoop Dogg è diventato Snoop Lion, non poteva continuare con Snoop Dogg o Snoop Dooggy Dogg?.

Comunque, lasciando perdere i cambi di nome, il rapper di Long Beach ha incendiato l’Ippodromo del Galoppo, concludendo  l’Alfa Romeo City Sound 2014, manifestazione che anche quest’anno ha registrato il sold – out in tutte le serate.

“…. il nuovo logo di Snoop è un leone dorato che domina letteralmente il palcoscenico.”

“Calvin Cordozar Broadus (…) fa il suo ingresso sul palco ed è subito un’esplosione di energia.”

“La nuova musica contenuta in “Reincarnated“, che scinde il rap Made in USA – (…)- , con il sound reggae.”

Questo e altro lo trovate qui insieme a tante immagini della serata.

Paolo Nutini: ecco com’è andato il concerto.

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Dopo una settimana di vacanza, il blog ritorna alla sua regolare attività con….

Trovare le parole per descrivere ciò che ho visto, sentito, ammirato, sarà un po’ difficile, ma, ci proverò.

Un passo indietro.

Aprile 2014, la sottoscritta è in fibrillazione post  – uscita di  “Caustic Love“, terzo album del cantante scozzese, quando legge sul sito ufficiale le date del tour: Italia. Genova, Piazzola sul Brenta (Padova), Roma.

Organizzare la propria vacanza in funzione di un concerto? Sì, può fare, anzi si deve fare almeno una volta nella vita. Così sia, così è e così sarà.

In questa avventura musicale porto con me mia madre, colei che mi ha cresciuta a pane, amore e musica.

La tappa scelta è Piazzola sul Brenta, Padova. Per mia madre è un ritorno alle sue origini venete, per me un viaggio alla scoperta della regione a me pressoché sconosciuta.

I due biglietti gialli arrivano tra le mie mani la mattina del 13 maggio, giornata calda e soleggiata.

I due mesi di attesa, per quello che per me è il mio primo concerto dopo otto anni che seguo il cantante passano in fretta, molto in fretta.

15 luglio, sveglia alle cinque del mattino, partenza alle sei, arrivo alle dieci e mezza.

L’itinerario è così strutturato:  15 e 16 luglio a Padova, partenza da Padova la mattina del 17 luglio per arrivare il più presto possibile a Piazzola sul Brenta.

La due giorni in una delle città più belle di tutta Italia si snoda tra vie, chiese, cattedrali, dipinti, panini, bottiglie d’acqua, sole e caldo e chilometri, tanti chilometri.

17 luglio, eccolo qui, il giorno più atteso di tutto l’anno.

Piazzola sul Brenta, villa Contarini , è qui che si tiene il concerto di questa sera. Scenario meraviglioso per una serata meravigliosa.

La visita all’interno della villa è d’obbligo per noi affamate di cultura, ma, il mio pensiero vola fuori dalle stanze affrescate e va a finire inevitabilmente sul palco e a ciò che sta succedendo la sopra.

Il pomeriggio viene alimentato dal soundcheck  della corista prima e da quello di Paolo Nutini che abbiamo la fortuna di sentire da fuori. A fine prova, Paolo ci ringrazia e ci da appuntamento a più tardi.

Arrivano le 18 minuto più, minuto meno, arriva il mio turno, saluto e ringrazio gentilmente il body – guard all’entrata, abbandono l’ennesima bottiglietta d’acqua e schizzo via verso le transenne.

Pochi centimetri mi separano da Donny Little (pensavate che scrivessi Paolo Nutini, vero?) formidabile chitarrista dei The Vipers, band che accompagna dal 2006 Paolo in studio e live. Lo scozzese è da quale passo da me.

La serata inizia ufficialmente con i The Rainband, gruppo spalla, proveniente da Manchester. Rock, melodie orecchiabili e buona presenza scenica fanno guadagnare punti al quintetto inglese.

I ragazzi concludono lo show alle 20:30, il pubblico incomincia a scaldarsi.

Paolo sei gentilmente atteso on stage!

Le luci pian piano si abbassano, il fumo sale, i The Vipers salgono sul palco, la gente grida e grida ancor di più quando arriva Paolo.

Scream” , il primo singolo estratto da “Caustic Love”, da il via alle danze. Il pubblico è scatenato.

La sottoscritta si sta elevando pian piano a trenta metri sopra il cielo, l’emozione è fortissima.

Let Me Down Easy“, secondo singolo dal terzo lavoro,viene accolta molto bene dai fan.

Passo indietro al 2006, anno d’uscita di “These Streets” con la traccia che chiude l’album in questione: “Alloway Grove” che per questo tour viene ri-arrangiata sotto una nuova veste. Per ascoltarla , vi consiglio di cliccare qui.

Passo in avanti con “Coming Up Easy“, viene annunciata dalla frase ” In Love I Was Created, And In Love Is How I Hope I Die”, si balla sotto il palco.

Looking For Something” fa il suo ingresso in scaletta, esibita magistralmente.

Jenny Don’t Be Hasty” più “New Shoes“, in versione rockeggiante scatenano ancor di più il pubblico. Apro il piccolo angolo dei ringraziamenti: grazie Donnie per avermi sorriso durante tutto l’arco dello show. Grazie davvero.

Accendini, iPhone e flash fanno da sfondo a “Better Man“, una piccola perla di “Caustic Love”, eseguita fantasticamente dal cantante scozzese. Voce bassa, dolce, piena d’amore.

Diana“, Paolo ci rapisce con il suo falsetto. Ormai siamo con lui e insieme a lui.

Si passa ad una cover, la prima, è  “Recover” dei Chvrches, band scozzese che va molto forte in patria, ma, in Italia è poco conosciuta. Vi consiglio di ascoltarla qui.

Da “Sunny Side Up” ,lavoro del 2009 , viene riportata in vita “Tricks Of The Trade“, chitarra e voce.  Scende un religioso silenzio dove si contempla la sua voce.

Si ritorna a “Caustic Love” con “One Day” che  incanta Piazzola, segue poi il rock di “Cherry Blossom“, che non riesce a tener ferma la sottoscritta che è ormai in balia del pezzo.

Pencil Full Of Lead“, che a differenza di quella presente su disco, in questo tour viene riproposta in chiave diversa, per ascoltarla vi consiglio di cliccare qui.

Si resta sempre all’interno di “Sunny Side Up” con “No Other Way“, accendini,mani in aria e la pioggia che ormai cade incessantemente ci accompagnano durante questo meraviglioso pezzo che il pubblico ascolta e canta sottovoce.

Iron Sky” , altra perla di “Caustic Love” , viene cantata, sentita, sofferta da Paolo ed offerta al pubblico che applaude calorosamente a fine pezzo.

Piccola pausa per recuperare un po’ di fiato, ma, il pubblico ne vuole ancora e ancora e ancora.

Si ricomincia con “Growing Up Beside You” chitarra e voce, Piazzola è rapita da Paolo Nutini.

Funky Cigarette“, chicca rispolverata e riportata on tour da qualche data, fa ballare e saltare la gente intorno a me, compresa anche la vostra Ladra che ormai non si ricorda più cosa vuol dire stare fermi e immobile.

Caruso“, l’omaggio di Paolo al grande Lucio Dalla, viene cantata da tutti quanti, nessuno escluso.

Candy“, dopo esser stata richiesta a gran voce dalle retrovie, eccola arrivare. Stupenda.

Si conclude con la canzone, quella con la C maiuscola “Last Request“. Paolo è solo sul palco accompagnato dalla sua chitarra e dal pubblico che la canta a gran voce.

Se vi collegate a questo indirizzo trovate le foto scattate nel corso della serata! E se fate un giro qui trovate anche i video, questo lo consiglio vivamente a chi non c’era.

Ps: trovate anche la foto della scaletta. Sì, sì, avete letto bene, la vostra Ladra con tanta, ma, tanta gentilezza è riuscita ad avere una copia della scaletta.

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Su Facebook trovate la pagina – evento dedicata al concerto del 15 novembre. Partecipate numerosi!

A domani!